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27/02/2014 - gestione e traffico illecito di rifiuti in contrada Piana del Signore - indagini e sequestro 27.2.2014
Gela (CL) –  Giovedì 27 febbraio 2014

Nella giornata di ieri mercoledì 26 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Gela, a parziale conclusione di attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica intrapresa nel mese di settembre 2013, nel corso di un controllo finalizzato alla repressione dei reati ambientali in materia di raccolta e stoccaggio di materiale ferroso effettuato nella zona industriale di Gela, in contrada “Piana del Signore”, presso l’impianto della società di recupero rifiuti non pericolosi denominata “B&V ROTTAMI S.R.L.” e condotto avvalendosi della collaborazione di personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale e di funzionari del settore ambiente della Provincia Regionale di Caltanissetta, hanno deferito in stato di libertà per il reato di “Gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi” due fratelli catanesi, l’amministratore unico della società ed il gestore di fatto della stessa.
L’impianto di smaltimento, sprovvisto della  prescritta autorizzazione amministrativa e pertanto totalmente abusivo, dell’estensione di circa 10.000 metri quadrati, è stato sottoposto a sequestro preventivo unitamente ad una pressa mobile utilizzata per ridurre il volume dei rifiuti ferrosi rinvenuti in loco, per un peso complessivo di oltre 100 quintali.Nel corso dell’attività sono stati altresì deferiti in stato di libertà per il reato di “trasporto non autorizzato di rifiuti speciali” tre soggetti gelesi, con svariati precedenti per reati contro il patrimonio, nel contempo giunti a bordo di piccoli autocarri  presso l’impianto con lo scopo di scaricare abusivamente 10 quintali di materiale ferroso di dubbia provenienza (ringhiere in ferro, tombini in ghisa, infissi, reti metalliche, etc).I mezzi utilizzati per il trasporto illecito, nonché gli oggetti che si accingevano a scaricare sono stati sottoposti a sequestro penale a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.
Le indagini, avviate nello scorso settembre a seguito della denuncia di un cittadino che transitando accanto al deposito della società “B&V ROTTAMI S.R.L.” aveva riconosciuto materiale ferroso che gli era stato rubato il giorno precedente,  sono state condotte tramite appositi servizi di osservazione e pedinamento, analisi documentale e riscontri sul territorio che hanno permesso di ricostruire l’attività criminosa di gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non e di interrompere, così, un circuito vizioso alimentato da un nutrito gruppo di soggetti locali dediti principalmente alla commissione dei reati contro il patrimonio sia privato ( abitazioni al mare e nelle campagne)  che pubblico (tombini, cavi in rame per l’illuminazione, reti metalliche, guard-rail, etc).
Un’azione di contrasto avviata da mesi dalla Procura della Repubblica in sinergia con le Forze dell’Ordine che ha permesso non solo di trarre in arresto nelle ultime settimane numerosi autori di furti in abitazione (tra i quali ricordiamo tra gli ultimi in ordine di tempo  Ascia Rosario Alessandro e Gallon Andrea Francesco sorpresi il 19 febbraio u.s. ad asportare infissi dalle abitazioni balneari in contrada “Manfria”), ma anche di individuare il terminale di questa attività criminale che vede coinvolta un’azienda (con sede legale a Catania ed interamente gestita da catanesi) che si era nel frattempo radicata nel territorio gelese e che ne sfruttava la “manovalanza” locale.
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