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18/07/2014 - ARRESTO SCUDERA - VENTISETTE ANNI DOPO VIENE ARRESTATO PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE

COMUNICATO STAMPA
Gela (CL) –  18 luglio 2014-



GELA: VENTISETTE ANNI DOPO VIENE ARRESTATO PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE



Questa notte  i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, avvalendosi del supporto operativo dei militari del Comando Provinciale di Pesaro, hanno tratto in arresto in quel centro, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Gela,  SCUDERA Vincenzo, classe 1958, ritenuto responsabile di omicidio premeditato ed aggravato per  aver ucciso e sotterrato nell’aprile del 1987 sua moglie PALMIERI Rosaria, all’epoca ventiduenne.
SCUDERA Vincenzo è personaggio già noto nel panorama criminale gelese, abituato a delinquere sin da adolescente, ben presto avvicinatosi alla famiglia mafiosa di Riesi all’epoca capeggiata da Pino CAMMARATA e da RIGGIO Calogero. Tratto in arresto in quanto sospettato di essere l’autore dell’omicidio di EMMANUELLO Crocifisso nel 1988 e successivamente assolto anche grazie alle dichiarazioni di TRUBIA Rosario, già reggente di Cosa nostra gelese ed ora collaboratore di giustizia.
Quando la donna scomparve improvvisamente, lasciando un bambino di appena 6 anni, il marito non presentò nessuna denuncia ma lasciò credere a parenti ed amici di averla presentata. Peraltro, ai parenti che gli chiedevano notizie, rispondeva che la  moglie era fuggita con un altro uomo, mai identificato.
Pochi giorni dopo la scomparsa della moglie, SCUDERA Vincenzo andò però a convivere con la giovane cugina della donna che nel febbraio del 1988 lo rese nuovamente padre.
La riapertura delle indagini è stata successiva alle richieste di chiarimenti sulla scomparsa della donna fatte pervenire dalla compagna del figlio della PALMIERI,  volte ad ottenere una dichiarazione di morte presunta per consentire la successione ereditaria dei beni in comunione tra la Palmieri e lo Scudera.
L’interessamento del figlio della scomparsa ha costituito l’occasione per fare definitivamente chiarezza su una vicenda grave mai approfondita nonostante tutte le ombre che circondavano l’accaduto.
Le indagini, iniziate nel gennaio di quest’anno e durate sei mesi, finalizzate a chiarire la dinamica sottesa alla scomparsa di PALMIERI Rosaria si sono sviluppate ricorrendo a metodiche investigative tradizionali e anche di tipo tecnico.
Sono stati ascoltati sulla vicenda tutti i familiari della scomparsa, quelli dell’arrestato e gli amici della coppia. Proprio grazie alle testimonianze raccolte è stato possibile delineare un quadro indiziario di assoluta gravità, che ha consentito di evidenziare tutte le numerose incongruenze della versione “ufficiale” fornita dal marito.
Accanto a tale quadro informativo sono stati raccolti significativi elementi tramite attività investigative mirate, che hanno confermato quanto emerso nei numerosi interrogatori svolti.
Decisive infine le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia a conoscenza della vicenda.
Lo SCUDERA è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Pesaro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  


ARRESTO SCUDERA
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