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07/11/2014 - COMUNICATO STAMPA RSA
 Gela, 7.11.2014


COMUNICATO STAMPA

 

In data odierna personale del Commissariato di Gela e della Compagnia della Guardia di Finanza di Gela hanno effettuato numerose perquisizioni in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica di Gela.

Tali attività si sono rese necessarie nell’ambito di indagini, sviluppate dagli stessi uffici, nel contesto dell’accreditamento, da parte dell’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia, a seguito di bando pubblico,  di 100 posti letto, di cui 58 in Convenzione con L’ASP 2 di Caltanissetta, per residenze sanitarie assistite. Di tali 58 posti in convenzione, 38 venivano accreditati alla società SST Srl, operante presso RSA Caposoprano sita in Gela.
Gli accertamenti hanno tra l’altro riguardato  i profili della regolarità urbanistica dell’immobile sito in Gela dove è stata avviata nell’anno 2014 l’attività di Residenza Sanitaria Assistita “Caposoprano”, ipotizzandosi che il predetto immobile, di proprietà della SST s.r.l., sia stato realizzato in difformità rispetto alle  concessioni edilizie rilasciate e che gli abusi edilizi realizzati non potevano essere sanati, laddove il Comune di Gela ha rilasciato autorizzazione di   agibilità/cambio di destinazione d’uso.
Da rilevare che requisito essenziale ai fini dell’accreditamento e della successiva stipula della convenzione con l’ASP 2 di Caltanissetta, era proprio l’emissione, da parte del Comune di Gela – ufficio SUAP, del certificato di agibilità/sanatoria, relativo all’immobile interessato.

Nel corso delle indagini sono emersi, inoltre, ulteriori profili che meritano approfondimento, dal momento che il cambio di destinazione d’uso dell’immobile che ospita la RSA Caposoprano si fonda su accertamenti svolti dagli enti competenti (Ufficio Urbanistica del Comune di Gela, ASP n. 2 Distretto di Gela, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caltanissetta) i cui esiti appaiono discostarsi dalle effettive situazioni di fatto.

Sono sottoposti ad indagine diversi pubblici ufficiali, tra cui dirigenti del Comune di Gela e della ASP2 di Caltanissetta.

Si procede per i reati di abuso d’ufficio, concussione, falso e truffa in danno di Enti Pubblici.

La vicenda ha risvolti complessi e,  come doveroso, al fine di avere piena cognizione della documentazione esistente relativa ai vari procedimenti amministrativi incardinati presso gli uffici pubblici interessati ed aventi ad oggetto l’attività della R.S.A. in questione,  si è reso necessario ricercare ed l’acquisire presso i medesimi uffici, ciascuno per il proprio ambito di competenza,  di tutti  gli elementi utili (documenti cartacei, documenti informatici, documentazione relativa alle società interessate ecc…)  indispensabili per la ricostruzione esatta dei fatti e per accertare che i pubblici funzionari abbiano rispettato le norme e i principi di diritto amministrativo di imparzialità ed indipendenza della P.A. sia con riferimento ai procedimenti  in materia urbanistica, sia riguardo l’accertamento della sussistenza dei requisiti tecnico-sanitari dell’attività intrapresa.  Elementi questi che possono far luce sugli specifici profili di responsabilità.

In ragione di tali esigenze sono state appunto delegate le perquisizioni domiciliari e personali delle persone sottoposte alle indagini, di soggetti a queste collegate, delle sedi delle società coinvolte, degli uffici del Comune di Gela, dell’ASP di Caltanissetta e del Distretto di Gela, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché dell’Assessorato alla Sanità della Regione siciliana.

COMUNICATO
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